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Cina: il duro colpo ad Alibaba
Il titolo crolla vertiginosamente, fino al 5%, nella borsa di Hong Kong. Il motivo? Un ennesimo affondo della Repubblica Popolare Cinese al colosso della tecnologia guidato dal filantropo Jack Ma.
Secondo indiscrezione del Financial Times, il governo di Pechino – guidato da Xi Jinping – avrebbe ordinato ad Alibaba di dividere in due Alipay – app di pagamenti mobile con oltre 1 miliardo di utenti che ha subito in passato un già pesante intervento del governo in ottica anti-monopolio.

Le motivazioni sono diverse ma principalmente Pechino vuole una netta divisione tra i due principali servizi finanziari offerti da Alipay, ovvero con la creazione di una app separata per Huabei (che permette a chi non ha una carta di credito di fare acquisti e ripagare la somma entro 12 mesi) e Jiebei (che eroga piccoli prestiti non garantiti).
Chiaramente questi “spezzatini” saranno di proprietà e gestione di una nuova società con partecipazioni congiunte tra Jack Ma e alcune società statali. Tutto questo allo scopo sempre più forte della Repubblica Popolare Cinese di gestire completamente i dati di milioni di consumatori e cittadini cinesi che quotidianamente utilizzano l’app di pagamento Alipay e WeChatPay, della rivale Tencent, colpita anch’essa da regolamenti anti-monopolio.

Ad aprile le autorità antitrust cinesi avevano già invocato un assemblea con i rappresentanti di 34 piattaforme digitali – tra cui giganti del calibro di Tencent, Meituan, Didi, Baidu e ByteDance – per chiedere spiegazioni e delucidazioni in merito a pratiche monopolistiche e delle irregolarità fiscali.
Gli attacchi della Cina finiranno qui? Ci si può aspettare di tutto ma quello di cui siamo sicuri è che nessuno è al riparo.