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Tesla: il suo più grande guadagno non è la vendita di auto
Elon Musk è l’uomo del 2021. Tutti lo conoscono, tutti si informano su di lui, molti vorrebbero essere lui. Lui e la sua Tesla sono diventati l’idolo e l’obiettivo di tanti ragazzini, ma c’è una cosa che in genere non viene detta sull’auto elettrica: in realtà i guadagni dell’azienda provengono da tutt’altra parte, Elon Musk non ha uno stipendio da Tesla.
Partiamo con il presupposto che Tesla non è l’unica azienda al mondo a investire tanto su un progetto ma a guadagnare poco o niente, tuttavia è sicuramente una delle poche aziende che continua a vivere e a produrre nonostante questo. Quindi, vi siete mai chiesti come questo sia possibile? Come fa Elon Musk a guadagnare così tanti soldi da riuscire a mantenere l’azienda anche senza troppe entrate?

Sarebbe facile rispondere a questa domanda con: «dalla vendita di auto», ma in realtà tutto ciò che le auto elettriche riescono a far guadagnare all’azienda è pari a zero considerando quanto in realtà si spende per fabbricarle. Gordon Johnson del GLJ Research ha affermato che «Tesla sta perdendo soldi vendendo auto», ma spiega anche uno dei modi in cui riescono comunque a continuare a produrre. Vediamoli insieme.
Tesla: da dove provengono i guadagni?
Ci sono tre modi in cui Tesla riesce a guadagnare così tanti soldi da poter riuscire a non dichiarare bancarotta. Uno di questi riguarda ovviamente la figura ormai leggendaria di Elon Musk, in cui tutti riescono a riporre fiducia. Uno invece è per la sua mente che riesce a sfornare delle idee da vero business man. L’ultimo invece è quasi una conseguenza del precedente.
Azioni in borsa
Nonostante Tesla venda e guadagni effettivamente poco con il business di auto rispetto a quanto ci si immagina, gli imprenditori continuano a finanziare il progetto comprando le azioni in borsa e le banche continuano a prestare denaro, questo perché nonostante l’azienda perda soldi vendendo auto, negli ultimi dieci anni c’è stata una grande crescita nelle vendite, senza però riuscire a ripagare monetariamente i propri debiti. Come fa, quindi? Vende azioni.
All’inizio del 2021, il sito di analisi finanziarie The Motley Fool, ha rilevato che, dopo la crescita degli ultimi mesi del 2020, la valutazione di Tesla era riuscita ad arrivare a 700 miliardi di dollari, superando quindi aziende del calibro di Visa, Mastercard, e persino Johnson & Johnson.
È riuscita a superare persino Disney e Netflix e tutti gli altri produttori di auto che sono sul campo da molto più tempo e che vendono molte più auto. Questo il grafico condiviso dal sito:

Unicità nel campo
Un altro fattore che permette all’azienda di Elon Musk di non fallire e di continuare a guadagnare è il fatto che non sono stati i primi a produrre un’auto elettrica, ma sono gli unici che si sono dedicati solamente a questo settore. Questo significa che anche se non vendono troppe auto, sono comunque conosciuti in tutto il mondo perché sono un’azienda specializzata nella produzione di auto elettriche.
In questo modo anche se esistono altre aziende che creano auto elettriche, alcune anche da prima che Tesla fosse fondata, quest’ultima è l’unica che è conosciuta solo per questo motivo e che quindi è la più famosa.
Se si pensa ad auto elettriche, si pensa a Tesla e non a Toyota che nel ’97 ha presentato la prima auto ibrida di massa. Facendo parlare di sé, si tende a pensare che sia l’unica per cui vale la pena spendere dei soldi, proprio perché specializzata nel campo. In più, ricordate questo passaggio mentre leggete il prossimo.

Crediti normativi
Infine, l’ultimo metodo con cui l’azienda di cui Elon Musk è CEO riesce a guadagnare abbastanza soldi, è tramite i “crediti normativi“. Cosa sono questi crediti che “salvano” l’azienda?
In undici stati americani (California, Colorado, Connecticut, Maine, Maryland, Massachusetts, New York, New Jersey, Oregon, Rhode Island e Vermont) esistono delle norme che obbligano le concessionarie a vendere una tot quota di veicoli elettrici entro il 2025.
Se un produttore non riesce a raggiungere quest’obiettivo, deve acquistare dei “crediti normativi” da un secondo produttore che rispetta i requisiti. Tra questi c’è proprio Tesla, la più famosa e anche la leader nel settore, proprio come detto prima.
A parlare di ciò è stato Gordon Johnson della GLJ Research durante un’intervista con la CNN: «stanno perdendo soldi vendendo auto. Fanno soldi invece vendendo crediti. E i crediti spariranno». Ma questa non è una novità, né un segreto:
«Nel lungo periodo la vendita dei crediti normativi non costituirà una parte importante del business e non pianifichiamo l’azienda basandoci su di essi. È possibile che tali introiti rimangano forti per qualche altro trimestre, ma è anche possibile che questo non succeda».
Zachary Krikhorn, Chief Financial Officer di Tesla
“What’s important is this is the fourth consecutive quarter, excluding credit sales, that Tesla has seen losses in GAAP income. Keep in mind, these credit sales are finite. Even Tesla defines them as one-time in nature,” says $TSLA analyst Gordon Johnson. pic.twitter.com/FgUKvNJTua
— Squawk Box (@SquawkCNBC) October 22, 2020
Negli ultimi cinque anni Tesla ha incassato ben 3,3 miliardi di dollari grazie ai crediti formativi, e quasi la metà (1,6 miliardi) nel 2020. Con la vendita di auto invece hanno guadagnato “solo” 721 milioni di dollari. È ben evidente, quindi, in che modo l’azienda di Elon Musk riesca a essere ancora la regina nel suo settore.
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