Ermenegildo Zegna hackerato, ma non è stato chiesto alcun riscatto

Ermenegildo Zegna hackerato, ma non è stato chiesto alcun riscatto
Non possiamo dire che nel 2021 non ci siano stati attacchi hacker. Nella stessa settimana in cui la Regione Lazio era stata hackerata impedendo ai cittadini di prenotarsi per il vaccino, anche il sito del famoso brand di lusso italiano, Ermenegildo Zegna, è stato vittima di un attacco informatico.

Ermenegildo Zegna è un’azienda italiana di abbigliamento di lusso maschile, fondata nel 1910 a Trivero, in Piemonte e guidata dalla famiglia da cui ha preso il nome. Il fondatore è Ermenegildo Zegna, mentre l’attuale CEO dal 2006 è il nipote omonimo. Il brand è uno dei più famosi non solo in Italia ma soprattutto all’estero e vede la sua sede centrale nella città di Milano.

L’attacco hacker a Ermenegildo Zegna
Mentre per la regione Lazio era stato richiesto un riscatto di ben 5 milioni di euro in criptovalute, per Ermenegildo Zegna non era stato richiesto alcun riscatto. In una nota l’azienda aveva fatto sapere di essere «recentemente venuta a conoscenza di un accesso non autorizzato ai propri sistemi informatici. Non appena la società ha appreso l’accaduto, ha prontamente messo in atto le azioni necessarie a garantire la sicurezza della propria rete. L’azienda ha informato le autorità competenti».
Poi, l’update: «L’indagine è tuttora in corso e vogliamo rassicurare i nostri clienti e partner commerciali che i nostri team stanno lavorando intensamente, mettendo in atto tutti gli sforzi necessari per risolvere la situazione. La nostra priorità principale è garantire la continuità operativa in un ambiente sicuro e protetto».

Interessante era una coincidenza: proprio di recente Ermenegildo Zegna era sbarcato su Wall Street, proprio qualche tempo prima che venisse hackerato. Tuttavia sembra che l’hacker sia solo entrato nei sistemi informatici senza chiedere nulla. Non è strano: secondo un’indagine di Chalnanalysis, in tutto il mondo gli attacchi informatici senza richiesta di pagamento sono aumentati del 341%.
Gildo Zegna, il CEO, ai tempi disse al Corriere della Sera di non aver «ceduto ad alcun ricatto, ci siamo attivati immediatamente per tutelare i dati e tutti coloro che a essi sono collegati. Sia nei confronti della nostra clientela e dei consumatori, sia riguardo ai nostri investitori». Non abbiamo più ricevuto notizie a riguardo, ma immaginiamo che la situazione si sia risolta al meglio.
Comunicato #Zegna attacco hacker: "L'indagine è tuttora in corso e vogliamo rassicurare i nostri clienti e partner commerciali bla bla bla."
— Odisseus (@_odisseus) August 7, 2021
Intanto ci sono 24 Gb disponibili sul #darkweb che probabilmente nessuno (di loro) ha ancora aperto.#RansomEEXhttps://t.co/PasQcERgKd pic.twitter.com/6e370huXkY