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Binance: come riesce a guadagnare soldi?
Binance è una delle applicazioni di trading che più viene utilizzata dagli appassionati di cryptovaluta. Su quest’app è possibile sia acquistare che vendere delle cryptocurrencies o altre monete digitali, con una serie di prodotti e servizi offerti degni di una piattaforma di informazione. Tuttavia, considerando che non applica addebiti sul deposito, come fa a guadagnare soldi?
Sulla pagina di Binance dedicata alle spese di deposito e prelievo leggiamo che «non effettua l’addebito di commissioni di deposito», tuttavia ci sono altre commissioni da pagare grazie a cui la piattaforma riesce a guadagnare abbastanza soldi in modo da portare avanti l’azienda.
Per chi non la conoscesse, Binance è stata fondata nel 2017 e subito è divenuta la più grande applicazione di scambio di cryptovaluta in tutto il mondo per la grande quantità di scambi. Solo nel 2020 sono riusciti a raggiungere un miliardo di dollari. Fatta questa premessa, vediamo come ci sono riusciti.

Binance: come guadagna l’azienda?
Binance riesce a guadagnare da commissioni di trading, da interessi sui prestiti, dagli spread, dalle commissioni sul programma di broker, dalle offerte del cloud, dalle commissioni interbancarie e dai servizi di mining pool. Vediamo però più nel dettaglio.
Commissioni di trading
Sebbene non si paghino le commissioni di deposito, ci sono quelle di trading da pagare che vengono addebitate ogni volta che un utente decide di comprare o di vendere una moneta digitale. In genere la commissione equivale allo 0,1%. Tuttavia se i clienti utilizzano la BNB, la valuta di Binance, le commissioni sono scontate.
Un’altra commissione che viene addebitata è quella di prelievo, quindi se un trader decide di prelevare il suo bottino, «pagano una tariffa fissa per coprire i costi di transazione per lo spostamento della criptovaluta dal proprio account Binance». Queste commissioni «sono determinate dalla rete blockchain e possono variare senza preavviso a causa di diversi fattori, tra cui i livello di congestione della rete».
Spread
Da qualche mese, da aprile 2021, per gli utenti è possibile acquistare dei tokens stock, ovvero dei gettoni che hanno un valore reale come quello delle azioni Apple o Tesla. Per acquistare non sarà addebitato alcun costo, tuttavia Binance guadagnerà tramite spread, ovvero la differenza fra l’acquisto e il prezzo di vendita. Quindi se si acquista a 40.00 e il prezzo di vendita è a 39.25, lo spread è pari all’1.9%.
Programma di Broker
I programma di broker sono una possibilità che Binance dà ad alcuni account, consentendo di gestire servizi, l’API o il Widget Broker, aggiungendo anche una consulenza di marketing personalizzata. Da settembre 2019, la piattaforma collabora con più di 570 partner in 30 paesi.
Per aderire a questo programma, i broker devono avere almeno 20.000 utenti e generare 1.000 BTC in volume di trading mensile. In questo modo Binance guadagna tramite le tasse di trading, di cui abbiamo già parlato.

Cloud
Il cloud di Binance è un SaaS, ovvero un Software-as-a-Service, che permette alle aziende di di occuparsi in modo rapido ed efficiente degli scambi di monete digitali. La piattaforma, in cambio di sicurezza e liquidità in questo ambito, chiede una commissione annuale e un’altra tassa di commissione di trading.
Interessi sui prestiti
Gli utenti hanno la possibilità di richiedere dei prestiti che variano da 7 a 180 giorni e il tasso di interesse con cui poi la piattaforma guadagna dipende dall’importo richiesto, dall’ammontare delle garanzie, dal tipo di valuta e anche dal periodo di rimborso selezionato.
Commissioni interbancarie
Lo scorso anno Binance ha anche lanciato una propria carta di debito in collaborazione con Visa, in modo che i clienti trasferissero i propri fondi dalla loro piattaforma al proprio portafoglio degli investimenti. Ogni volta che un utente paga con questa carta viene addebitato una percentuale del prezzo d’acquisto pagato dal commerciante che riceve il pagamento, in genere sotto l’1%.
Oltre a queste commissioni di cui la piattaforma otterrà solo una parte, spartita con Visa, applica anche delle commissioni di transazione per pagamenti e prelievi ATM fino allo 0,9%. Se gli utenti vogliono riordinare la carta, viene applicata loro una reissuance di $25.
Mining pool
Chiamato anche smart pool, consente ai miners di ricevere più profitti per estrarre valute diverse con lo stesso algoritmo. Per far ciò, però, gli utenti dovranno pagare una tassa del 2.5% sul Bitcoin e una tassa di 0.5% su Ether. Questa tassa viene applicata alla criptovaluta che sta venendo minata con l’utilizzo della mining pool.

Questi sono i modi in cui un’applicazione specializzata nelle criptovalute riesce a guadagnare.
1 Commento
[…] sono troppo alte rispetto all’importo trasferito. Quando il principale vantaggio delle criptovalute dovrebbe essere quello di far pagare commissione più basse rispetto al tradizionale “sistema […]